LA MEMORIA E L'APPRENDIMENTO

LA MEMORIA E L'APPRENDIMENTO

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Un tema riguarda la dispersione scolastica, infatti la metà dei giovani che lasciano precocemente la scuola lo fa per problemi di apprendimento. Proprio come successo con Einstein, che aveva probabilmente sofferto di queste difficoltà: iniziò a parlare solo a quattro anni e leggere a sette.

MEMORIZZARE E APPRENDERE

L'apprendimento può essere definito come una modificazione più o meno stabile del comportamento e della conoscenza per effetto dell'esperienza. Quello che abbiamo nella memoria, non l'abbiamo dalla nascita, questo significa che per ogni ricordo c'è stato un momento della nostra vita in cui la memoria è stata creata.
COME FUNZIONA L'APPRENDIMENTO E QUALI FATTORI SONO COINVOLTI IN ESSO? COME SI PUO OTTIMIZZARE L'APPRENDIMENTO?
-Apprendimento inteso come acquisizione di conoscenze e di capacità, cioè imparare qualcosa, nell'apprendimento di tipo scolastico in particolare.

MEMORIZZARE INTENZIONALE E INCIDENTALE
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Si pensa che ci sia una differenza fondamentale in termini di durata del ricordo se noi cerchiamo di imparare qualcosa volontariamente e coscientemente( memorizzazione intenzionale), come una data storica prima di un'interrogazione, rispetto a quando ricordiamo un'informazione anche se non abbiamo fatto uno sforzo volontario per memorizzarla (memorizzazione incidentale), per esempio l'annuncio alla tv ieri sera che oggi ci sarà lo sciopero dei mezzi.
Un importante esperimento di George Mandler del 1967 ha messo in discussione l'idea della superiorità della memorizzazione intenzionale su quella incidentale. Consisteva nel dare un compito a un gruppo di persone, ovvero memorizzare delle parole. Queste persone ottenevano risultati migliori rispetto ad un altro gruppo a cui si faceva credere che il compito non fosse di memorizzare. In questo modo, il secondo gruppo imparava le parole in modo incidentale, perchè pensava di doverle memorizzare.
L'esperimento però venne ripetuto, chiedendo a tutti e due i gruppi di raggruppare le parole, ordinandole in categorie di significati. In questo modo la prestazione dei due gruppi si rivelava la stessa e la memorizzazione intenzionale non sembrava essere più efficiente di quella incidentale.

L'ORGANIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI
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Questo esperimento ha dimostrato che non è la volontà di ricordare che ci fa memorizzare qualcosa, ma l'organizzazione delle informazioni, la loro catalogazione, che facilita il ricordo. La volontà è utile nella memorizzazione solo nella misura in cui ci fa "mettere ordine" nelle informazioni da ricordare.
L'organizzazione si basa anche sulla capacità di distinguere tra informazioni rilevanti e meno rilevanti.

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