IL COSTRUTTIVISMO
IL COSTRUTTIVISMO
Il costruttivismo non è fondato su metodi e strumenti di ricerca comuni, ben definiti e standardizzati a livello di comunità scientifica.
Chi utilizza questo metodo, vuole capire come il soggetto costruisce un' immagine dell'oggetto analizzato.
Secondo il costruttivismo, la rappresentazione della realtà sociale, culturale o psichica perde il carattere di verità oggettiva e diviene il prodotto di un'interazione tra la struttura mentale del ricercatore e l'oggetto da analizzare. Quindi lo scienziato e l'oggetto della sua ricerca non sono due elementi separati.
Nel campo della pedagogia di Piaget, ha sottolineato più volte, come il suo lavoro riguardasse più l'epistemologia che la psicologia dell'età evolutiva. Da qui la sua definizione: "epistemologia genetica".
Piaget considera l'apprendimento e lo sviluppo cognitivo del bambino come processo di continua assimilazione delle informazioni che il bambino utilizza per poi modificare l'ambiente da cui sono tratte. L'ambiente, una volta trasformato, induce nuovamente nel bambino la nascita di nuove strutture cognitive che agiranno sull'ambiente, secondo un processo circolare continuo.
Nella seconda metà del 900 l'approccio costruttivista, coniugandosi con la "teoria dei sistemi", ha influenzato fortemente anche la cibernetica e la biologia.
Il costruzionismo è stato usato in modo proficuo anche nell'ambito delle psicoterapie sistemico-relazionali e in particolare nella scuola milanese di terapia familiare fondata da Mara Salvini Palazzoli.
Il costruttivismo ha avuto un discreto successo anche nel campo delle scienze fisiche e in particolare nello studio dei sistemi naturali in cui il rapporto tra causa ed effetto non è mai lineare, ma circolare
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