QUANTE MEMORIE UTILIZZIAMO?

QUANTE MEMORIE UTILIZZIAMO?
La memoria è ciò che garantisce l'archiviazione nel tempo delle informazioni e il loro recupero.
Risultati immagini per memoriaL'apprendimento invece, è il processo con cui si acquisiscono nuove informazioni e si crea memoria
Anche se la memoria è un fenomeno legato alla mente e al cervello, si parla anche di memoria esterna intendendo con ciò tutto quanto è in grado di conservare informazioni sotto forma di supporti materiali. Queste informazioni anche se non sono nella mente, possono essere recuperate da essa.

LA DURATA DELLA MEMORIA

In relazione alla durata, gli psicologi suddividono la memoria in tre tipi generali:

  1. Memoria sensoriale: è una via di mezzo tra la percezione e la memoria. Questa memoria è talmente breve che non ne siamo consapevoli. Il fenomeno del dejà vu, in cui si ha la sensazione di aver già vissuto l'esperienza attuale, è probabilmente legata a questo meccanismo. Certe persone hanno un'abilità detta "memoria fotografica", consiste nel trattenere il ricordo sensoriale per un arco di tempo più lungo
  2. Memoria a breve termine. Viene usata quando vogliamo chiamare un numero telefonico che non ci è familiare: leggiamo il numero, alziamo lo sguardo sulla tastiera e componiamo le cifre e così via. Quando vogliamo tenere a mente un numero di telefono o indirizzo, finchè non riusciamo a scriverlo su un pezzo di carta. La mente a breve termine infatti, dura dai venti ai trenta secondi. Questo arco di tempo non può contenere molte informazioni. La memoria a breve termine può accogliere circa sette unità di informazione al massimo. C'è una stretta relazione tra memoria a breve termine e attenzione: si può dire che noi non possiamo stare attenti a più di sette "cose" contemporaneamente.
  3. Memoria a lungo termine. E il deposito di tutte le conoscenze e ricordi, può contenere un elevato numero di informazioni per lunghi periodi, anche quando non ci si pensa. 
La memoria a lungo termine include diversi tipi di immaginazione delle conoscenze.
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  • Memoria implicita. Quando si dice che qualcuno "sa" andare in bici, il sapere non è traducibile, ma è qualcosa che si sa fare. Anche la nostra conoscenza della lingua madre è di questo tipo. Noi usiamo le regole grammaticali senza pensarci o senza nemmeno conoscerle.
  • Memoria esplicita. Saper dire qual è la regola grammaticale è un esempio di memoria esplicita. Quando si inizia a imparare una lingua straniera impariamo le regole in modo cosciente (esplicito). Con la pratica però queste regole diventano automatiche (implicite) richiedendo minore sforzo. 
La memoria esplicita può anche essere suddivisa in  due categorie
  • Memoria autobiografica, un esempio è il ricordo di quando l'estate scorsa siamo andati al mare: ci si ricorda il campeggio, gli amici...
  • Memoria semantica, un esempio è sapere cosa significa la parola "mare".
Si può dire che tutte le nostre conoscenze sono legate ad un fatto autobiografico, c'è stato un momento in cui abbiamo imparato il nostro nome, ma molte conoscenze sono diventate solo di tipo semantico.
La memoria autobiografica è molto importante per la creazione dell'identità personale, dal momento che rappresenta il passato vissuto..
La qualità dei ricordi personali, varia a seconda dei periodi della vita. Il numero e intensità dei ricordi sono associati alla percezione soggettiva dello scorrere del tempo. La scansione soggettiva  del tempo è influenzata  dal numero e dall'intensità dei ricordi autobiografici che noi ci formiamo.
La memoria prospettica è simile a quella autobiografica. è quella rivolta alle azioni future.

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