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Visualizzazione dei post da maggio, 2019

LETTURE

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LETTURE LA MEMORIA DEL GUSTO - Marcel Prroust Il tempo è perduto, ma forse no . Il ricordo può arrivare inaspettato, portandosi dietro la nostalgia di un mondo. Basta un piccolo dolce, la  madeleine , immersa nel tè di tiglio. È Marcel Proust a raccontarlo in uno dei passi più celebri di  Dalla parte di Swann . Il ricordo, cristallizzato da qualche parte, apparentemente inaccessibile, si svela nella sua potenza. Basta un lieve e soffice profumo, il naso inventa una via d’ingresso nella memoria . Involontariamente il passato ritorna, emerge. Soggettivo, intimo, è un ricordo che arriva senza controllo, senza freno, da riassaporare con ingenuità.  La coscienza stessa si emoziona  per questo ritorno che avviene grazie ai sensi, l’intelletto non c’entra subito, servirà dopo, per comprendere con consapevolezza la portata di quell’attimo speciale. Il passato diventa presente grazie a un profumo . Il profumo della  madeleine  di Proust  Ecco l’estratto da  Dalla parte di Swann

COME SI STUDIA

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COME SI STUDIA -La lettura.  Importante per l'apprendimento è la capacità di controllare in maniera flessibile il proprio modo di leggere a seconda delle circostanze. La lettura come strumento di apprendimento è un lavoro attivo sul testo. Un lettore esperto è in grado di cogliere i contenuti principali di un testo. Questa si chiama lettura diagonale, vuol dire che si saltano pezzi appena si ha la sensazione di aver colto il senso. La comprensione di parti difficili avviene attraverso una lettura analitica, lenta e focalizzata anche sulle espressioni linguistiche. La lettura può essere: attiva in quanto si va in cerca di informazioni particolari nel testo. Una lettura attiva è utile quando viene usata durante la rilettura del testo, ovvero quando lo scopo non è quello di comprendere ma di identificare le informazioni importanti e di memorizzarle. passiva se ci si limita a registrare le informazioni che man mano vengono lette: questo accade  quando si sa ancora troppo poco

LE PATOLOGIE DELLA MEMORIA

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LE PATOLOGIE DELLA MEMORIA L'amnesia. Un esempio è quello causato dalla cosiddetta "sindrome di Korsakoff" che colpisce spesso individui alcolizzati e che seguono una dieta povera di vitamina B1. Questi pazienti hanno anche difficoltà a ricordare l'ordine temporale dei ricordi passati. Il termine generale per indicare le disfunzioni della memoria è amnesia. Le cause possono essere svariate: danno fisico, uso di droghe... un colpo alla testa, oppure essere sotto shock, può farci dimenticare gli eventi accaduti pochi secondi prima dell'evento o per periodi più lunghi. La causa è probabilmente un disturbo dell'ippocampo, la cui funzione è quella di consolidare la memoria recente in memoria a lungo termine. Casi estremi sono quelli in cui le persone non ricordano più informazioni profonde e già consolidate, come il proprio domicilio o la propria professione, e quindi perdono parte della loro identità. Si parla di amnistia retrograda. Ci sono patologie che

LA MEMORIA SCEGLIE E SELEZIONA

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LA MEMORIA SCEGLIE E SELEZIONA La mente organizza ciò che vede in informazioni rilevanti e meno rilevanti, essa è cioè in grado di focalizzare su qualcosa, mettendo in secondo piano il resto. Per questo la memoria ha caratteristiche simili al linguaggio, tra cui quella di distinguere un tema centrale da un commento secondario. La memoria di una scena, non conserva tutte le informazioni che sono giunge ai nostri occhi. La capacità della memoria di selezionare le immagine lo rende anche simile al linguaggio. Anche un ricordo può spogliarsi di un numero progressivo di particolari e diventare sempre più astratto. LA MEMORIA RICOSTRUISCE: IL CASO DEI RICORDI FALSI Un ricordo vivido non è per forza un ricordo. Accade nei casi di testimonianza oculare. Si tende a pensare che una forte emozione induca sempre un ricordo più stabile e preciso, ma non è vero. L'emozione può favorire il ricordo se è moderata e non supera una certa soglia. Le ricerche della psicologa Elizabeth Lo

QUANTE MEMORIE UTILIZZIAMO?

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QUANTE MEMORIE UTILIZZIAMO? La memoria è ciò che garantisce l'archiviazione nel tempo delle informazioni e il loro recupero. L'apprendimento invece, è il processo con cui si acquisiscono nuove informazioni e si crea memoria Anche se la memoria è un fenomeno legato alla mente e al cervello, si parla anche di memoria esterna intendendo con ciò tutto quanto è in grado di conservare informazioni sotto forma di supporti materiali. Queste informazioni anche se non sono nella mente, possono essere recuperate da essa. LA DURATA DELLA MEMORIA In relazione alla durata, gli psicologi suddividono la memoria in tre tipi generali: Memoria sensoriale: è una via di mezzo tra la percezione e la memoria. Questa memoria è talmente breve che non ne siamo consapevoli. Il fenomeno del dejà vu, in cui si ha la sensazione di aver già vissuto l'esperienza attuale, è probabilmente legata a questo meccanismo. Certe persone hanno un'abilità detta "memoria fotografica", con

LA MEMORIA E L'APPRENDIMENTO

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LA MEMORIA E L'APPRENDIMENTO Un tema riguarda la dispersione scolastica, infatti la metà dei giovani che lasciano precocemente la scuola lo fa per problemi di apprendimento. Proprio come successo con Einstein, che aveva probabilmente sofferto di queste difficoltà: iniziò a parlare solo a quattro anni e leggere a sette. MEMORIZZARE E APPRENDERE L'apprendimento può essere definito come una modificazione più o meno stabile del comportamento e della conoscenza per effetto dell'esperienza. Quello che abbiamo nella memoria, non l'abbiamo dalla nascita, questo significa che per ogni ricordo c'è stato un momento della nostra vita in cui la memoria è stata creata. COME FUNZIONA L'APPRENDIMENTO E QUALI FATTORI SONO COINVOLTI IN ESSO? COME SI PUO OTTIMIZZARE L'APPRENDIMENTO? -Apprendimento inteso come acquisizione di conoscenze e di capacità, cioè imparare qualcosa, nell'apprendimento di tipo scolastico in particolare. MEMORIZZARE INTENZIONALE E IN

IL COSTRUTTIVISMO

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IL COSTRUTTIVISMO Il costruttivismo non è fondato su metodi e strumenti di ricerca comuni, ben definiti e standardizzati a livello di comunità scientifica. Chi utilizza questo metodo, vuole capire come il soggetto costruisce un' immagine dell'oggetto analizzato. Secondo il costruttivismo, la rappresentazione della realtà sociale, culturale o psichica perde il carattere di verità oggettiva e diviene il prodotto di un'interazione tra la struttura mentale del ricercatore e l'oggetto da analizzare. Quindi lo scienziato e l'oggetto della sua ricerca non sono due elementi separati. Nel campo della pedagogia di Piaget, ha sottolineato più volte, come il suo lavoro riguardasse più l'epistemologia che la psicologia dell'età evolutiva. Da qui la sua definizione: "epistemologia genetica". Piaget considera l'apprendimento e lo sviluppo cognitivo del bambino come processo di continua assimilazione delle informazioni che il bambino utilizza per poi mo

L'APPRENDIMENTO SECONDO IL COGNITIVISMO

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L'APPRENDIMENTO SECONDO IL COGNITIVISMO Il cognitivismo ritiene importante creare descrizioni dei processi interiori, ma, a differenza del comportamentismo, ritiene la mente umana il prodotto di una lunga evoluzione. Il cognitivismo è un filone della psicologia contemporanea che studia la mente paragonandola a una specie di elaboratore di informazioni, dotato di input, di processi di trasformazione e calcolo, di memoria, e che infine produce un output sotto forma di comportamento. Il cognitivismo nasce dall'idea che la spiegazione del comportamento umano sulla base di reazioni tra stimoli e risposta , non sia sufficiente. Tra uno stimolo e una risposta avvengono processi complessi, senza le quali non è possibile spiegare funzioni mentali superiori come il ragionamento, il linguaggio, l'apprendimento , la creatività, l'attenzione, non riducibili a semplice reazioni apprese con l'abitudine. I cognitivisti credono che sia possibile trarre conclusioni sulla natu

L'APPRENDIMENTO DEL LINGUAGGIO E LA CRISI DEL PARADIGMA COMPORTAMENTISTA

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L'APPRENDIMENTO DEL LINGUAGGIO E LA CRISI DEL PARADIGMA COMPORTAMENTISTA Secondo i comportamentisti, l'apprendimento del linguaggio segue il modello dell'associazione tra stimolo e risposta. Questa idea di apprendimento è simile a come le persone credono di imparare  la lingua, per imitazione di ciò che sentiamo o leggiamo. Inoltre il linguaggio dei bambini dovrebbe essere semplificato rispetto a quello degli adulti. L'idea che tutto venga dall'esperienza, e niente sia innato, è stata criticata dai meccanismi dell'apprendimento linguistico. I comportamentisti ritengono che l'uso della grammatica sia il prodotto dell'esperienza, mentre si è giunti alla conclusione che gli esseri umani siano dotati di una "grammatica innata" che guida l'apprendimento linguistico. L'idea che il linguaggio venga appreso nel corso dello sviluppo è stata messa in discussione dagli psicologi cognitivi e in particolare da Noam Chomsky. Chomsky partì dall